Teresio De Pizzol: Ogni volta che lo racconto, mi emoziono e piango

Voglio raccontare un fatto che ogni volta che lo racconto a qualcuno mi emoziono e piango, perché è stata una cosa meravigliosa, che mi ha reso felice e che mi dà la forza di reagire e di andare avanti in questo momento difficile.
Nella notte tra venerdì e sabato 9 maggio scorsi, all’incirca verso le 3 del mattino, mentre stavo dormendo, sento una voce che mi chiama: «Teresio, Teresio».
Era la voce di Swami e io, di soprassalto, mi sveglio e mi sento ancora chiamare, e in preda ad una grande emozione gli dico: «Maestro, sei qui con me!».
E lui mi dice: «Sì, Teresio, non ti preoccupare, vedrai che ce la faremo».
Io allora gli chiedo: «Dove sei, Maestro?», e mentre glielo chiedo mi sollevo un po’ dal cuscino, e mi giro verso la porta d’entrata della mia camera, ma Swami non era davanti alla porta, perché si era formata come una finestra, e lo vedo lì, vedo il suo volto che mi guarda da uno dei due piccoli riquadri che formano come i vetri di una finestra.
Rimango sbalordito, e siccome ha detto anche altre due o tre parole, che però non le avevo sentite bene, Gli chiedo: «Cosa hai detto Maestro?»
E lui mi ripete: «Non ti preoccupare, ce la faremo».
E dopo qualche istante, lui svanisce, e non lo vedo più.
Io ho detto solo «Grazie Maestro, grazie Maestro», e poi mi ha preso un’emozione grandissima e una gioia enorme nel cuore: il Maestro che viene a chiamarmi e mi parla, cosa voglio di più?
Anche perché, in passato, Swami mi aveva già dato un altro segno grande.
Era febbraio del 2019, e io e mia moglie dovevamo fare un viaggio in Australia per andare a trovare i nostri figli.
Il giorno prima di partire, siamo andati alla preghiera nel Tempio di Poggiana e ramia Giancarlo, come ispirato, ha detto a me e mia moglie: «State tranquilli, perché Swami sarà con voi nel viaggio».
Quando siamo arrivati a Sidney siamo scesi dall’aereo, e mentre gli addetti dell’aeroporto stavano facendo i controlli, io ho detto a mia moglie: «Tu senti niente?».
« – mi ha detto lei – sento il profumo del Maestro».
Tutti e due, nella sala dei controlli, abbiamo sentito il profumo del Maestro e poi, quando abbiamo passato tutti i controlli e stavamo per uscire, perché nostro figlio era venuto a prenderci, ho detto a mia moglie: «Ma tu lo senti ancora?».
« – ha detto lei – lo sento anch’io, ancora». Sentivamo proprio il profumo tipico di Swami.
E poi, come se non bastasse, quando da Sidney stavamo per prendere l’aereo per Dubai, per fare ritorno a casa, Swami si è fatto sentire ancora con il suo profumo… l’abbiamo sentito di nuovo tutti e due. E io e mia moglie, che avevamo avuto entrambi un po’ di titubanza nell’affrontare, per la prima volta, un viaggio così lungo… ci siamo detti:
«Beh, ha detto proprio bene ramia Giancarlo, che Swami sarebbe stato con noi nel viaggio».
E adesso, anche questa nuova cosa grande, che Swami è venuto in camera mia di notte, a svegliarmi e farsi vedere. È stata una cosa bellissima, emozionante, e l’ho raccontata a mia moglie, e ai miei figli, e piangevo!
E poi, tutto quello che Swami ha fatto per loro, i nostri figli.
Swami più vicino di così non può essere.
Grazie infinite per tutto l’aiuto che ci dà perché senza di Lui non saremmo riusciti ad affrontare tutto quello che abbiamo affrontato.

Teresio De Pizzol

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