Davide Passarino: i miracoli non li fa nessuno, ma io…

Carissimi e stimatissimi Signori Monaci,
pilastri portanti di «Anima Universale»
Un paio di mesi or sono mi sono recato a Leinì presso l’Istituzione «Anima Universale» per conoscere una vostra opinione riguardo la mia salute. Le svariate cure dai medici tentate non hanno avuto alcun riscontro positivo. Ultimamente ero affetto da fastidiosissimi disturbi, con febbre alta e ghiandole sovra-clavicolari doloranti e molto ingrossate. Su consiglio di una cara persona, ho fissato un appuntamento presso la Vostra struttura per un colloquio.
Gentili Signori Monaci, sono sempre stato dell’avviso che i miracoli non li fa nessuno, però una chiacchierata con Voi mi incuriosiva di farla.
Anni addietro ero già stato nel Monastero in occasione di una cerimonia funebre del familiare, Maestro [di scuola N.d.R.] Ennio Rosso di Palazzolo. Rivedo con piacere la struttura che negli anni si è trasformata con delle notevoli migliorie, mantenuta con la cultura che la misticità del luogo richiede. Ero in compagnia di mia moglie, ed anch’ella è rimasta rapita da quell’alone di mistero che ci circondava e dalla sacralità e serenità del luogo.
Sulla porta ad attenderci v’era un elegante Monaco con tanto di barba finemente curata. Nella saletta d’attesa v’era una decina di persone. Arrivato il nostro turno, il Monaco che ci ha ricevuti ci accompagna in una stanzetta a metà di un corridoio, dove ci attende un suo confratello.
Ho esposto per sommi capi il mio problema, ero tuttavia ben lontano da pensare che questo Monaco in lunga tunica bianca potesse guarirmi…
Il monaco mi avvicina le mani: prima alla gola, poi in altre parti del corpo, mani, che nonostante magliette, camicie varie, emanano sulla mia pelle un calore enorme, come se m’avesse appoggiato sulla nuda cute un ferro da stiro rovente. Glielo faccio notare. Mi risponde che non è lui, ma Swami Roberto. Si volta e guarda l’immagine gigante appesa alla parete, immagine appunto di Swami Roberto.
Il magnetismo scaturito dalle mani del Monaco, fatto di un flusso pulsante id calore e di luce, mi ha fatto provare una netta sensazione di vivere per qualche istante a mezz’aria! Nel congedarmi, si raccomanda di continuare a fare gli esami prescritti dai medici, al fine di conoscere esattamente la causa scatenante di questo inferno di disagi. Sinonimo questo di grande serietà da parte sua.
Lo ringraziamo, e nell’uscire mi consegna un boccettino di olio benedetto, con l’invito di cospargerlo con la mano destra sulle ghiandole gonfie, e di farlo ogni sera prima di andare a letto. Chiediamo il costo dell’olio e se esisteva una sorta di onorario per la piacevole conversazione. Ci viene risposto che nulla è dovuto, e, se volevamo, all’ingresso ci sarebbe stata una cassettina appesa alla parete per eventuali offerte.
Noi con grande piacere abbiamo lasciato quanto in quel momento ci sembrava giusto lasciare.
Torniamo a casa. Nel pomeriggio ancora febbre e ghiandole dolenti. Mi metto subito a letto e, ricorrendo a degli analgesici, cerco di addormentarmi.
Signori Monaci, durante questo mio scritto ho affermato che nessuno fa miracoli, però abbiate la cortesia di ascoltare quanto desidero illustrarVi.
Il mattino successivo mi alzo pensando di essere rintronato e stordito come gli altri giorni, in quanto imbottito di farmaci.
Nulla di tutto ciò!
Mi sento in una forma che da mesi non provavo, la febbre completamente sparita e mai più ritornata!
Dopo un paio di giorni avevo l’ennesima visita dagli infettivologi, i quali, con grande stupore, si guardavano e si chiedevano: «chi è il collega che cinque giorni fa ha fatto questa diagnosi, evidenziando grappoli di adenopatie latero cervicali ecc…?»
In 24 ore: le ghiandole completamente nella norma, la febbre completamente cessata, ma non solo: mi sono ritrovato addosso un’energia tale, che da tempo più non sentivo!
Ripeto, i miracoli non li fa nessuno. Ma io, attraverso quel campo magnetico trasmessomi dal Monaco con le sue mani, la sua concentrazione e il suo pensiero, sono tornato a vivere.
Premetto, non sono un credulone che si lascia abbindolare da false credenze o riti magici. I miei anni, la mia cultura ed il mio «modus vivendi» me l’hanno sempre impedito. Ma ora, di fronte a questa realtà, non posso che inchinarmi davanti alla forza spirituale e magnetica di Swami Roberto, che tramite l’Uomo Monaco ha avuto su di me un impatto straordinario.
Per lui e tutta l’Istituzione «Anima Universale» conserverò rispetto e riconoscenza.

Swami Roberto, Amici Monaci! Grazie! Vi voglio bene!

Davide Passarino

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