Mi sono battezzata cristiano ramirica quindici anni fa ed allora feci una scelta di coerenza. Provenivo dalla Chiesa cattolica e dopo alcuni anni di frequentazione dei Darshan di Swami Roberto a Leinì decisi di seguire la mia coscienza. Oggi nel raccontare le grazie ricevute ed i miracoli avvenuti durante il mio cammino spirituale in Anima Universale faccio una scelta di Verità, non posso tacere la Verità ed è giusto testimoniare.
Ho incontrato Swami Roberto decenni or sono, anzi dapprima incontrai i Ramia, la mia madrina era in terapia intensiva e le fievoli speranze di sopravvivenza mi convinsero a seguire l’indicazione di una sua amica di recarmi in via Biella a Torino a far benedire le canottiere che avrebbe dovuto indossare.
La mia storia inizia qui ed è una storia di aiuti, tanti, continui e ripetuti e di una mia maturità spirituale tardiva perché per anni non mi ero resa conto appieno della potenza della conoscenza ramirica che mi veniva donata e dell’opportunità di approfondirla.
La mia madrina visse ancora dodici anni incontrando l’affetto, l’amore e la tutela di una famiglia che non aveva mai avuto. Nel frattempo io iniziai a frequentare i Darshan a Leinì e più sentivo parlare Swami, più comprendevo che quelle parole erano Benedette e quel luogo Sacro. Le mie giuste titubanze – sono una persona che ragiona – lasciarono il posto alla constatazione dei fatti: non venivano chiesti soldi, non vi era indottrinamento o richieste o forzature, se eri cattolico, buddista o ateo venivi accolto con Amore; i Ramia erano disponibili sempre, il Darshan era un’esperienza unica e quando ritornavi a casa stavi meglio, tanto meglio. Dopo anni di frequentazione beneficiando di tutti gli aiuti ricevuti decisi di fare una scelta di coerenza e mi battezzai. Giunsero anni difficili a livello personale, affettivo, di relazione con i miei genitori; il tumore di mio padre, anzi i tumori, e il mio tumore, grave, importante, bilaterale: avevo appena 39 anni. La beatitudine che provai in quei mesi che accompagnarono la diagnosi e il relativo intervento vorrei riuscire a trasmettervela. Mi fu asportato un pezzo di rene, dunque il chirurgo bravissimo, riuscì a salvare il rene nonostante una massa di 7 centimetri. Il tumore era bilaterale; oggi i medici dicono che la formazione presente nell’altro rene prominente non è un tumore poiché non ha subito variazioni. Dall’operazione, sono passati quasi 10 anni, tutto si è cristallizzato, fermato. Swami mai si è sostituito al percorso clinico che doverosamente ho fatto. I medici, a cui mi sono affidata con fiducia, sono molto soddisfatti: i possibili mutamenti di ogni cellula dei due reni in tumore che avrebbero dunque dovuto essere asportati non si è verificata. Ma quel miracolo, che per anni ho dato quasi per scontato, è stato solo un segno, un cartello, verso qualcosa di più grande. Seguì un altro tumore che colpì mio padre, Swami promise a me e mio fratello che non avrebbe sofferto e così fu. Mio padre continuò a lavorare fino all’ultimo, i cicli di chemio non lo debilitarono. Rammento ancora con stupore di averlo visto mangiare il fritto misto pochi giorni prima che il suo fegato si fermasse del tutto.
Da quando ho incontrato Anima Universale ogni attimo della mia vita è stato confortato da un aiuto perenne e costante e sempre sono stata accolta con amore dai Ramia, tutti, esempi viventi dell’amore di Dio Padre.
Nella vita, come ben si sa, ci sono innumerevoli ansie e fonti di malessere, talvolta li crea la nostra mente, talvolta le persone che ci sono accanto, il lavoro, la vita. Affrontare alcune situazioni con amore ed equilibrio è un miracolo, e di quelli io ne ho ricevuti in abbondanza. Tanti sono gli aiuti ricevuti talvolta anche solo attraverso la foto di Swami. Molte volte la foto è stata di supporto concreto e miracoloso, ed è la verità!
E poi la conoscenza spirituale, approfondirla sta facendo la differenza. I Ramia attraverso gli incontri di approfondimento e i loro scritti contraddistinti da una preparazione e una profondità di analisi delle Scritture lette alla luce della conoscenza ramirica, mi hanno stimolato ad approfondire, a ragionare e a confrontarmi.
Nel frattempo molte persone sono state da me accompagnate a Leinì ed hanno ricevuto guarigioni e la forza per superare i loro problemi. In questi anni ho visto molta gente rifiorire, ritrovare il sorriso.
Anche se si potesse scientificamente provare il miracolo della mia guarigione, niente potrebbe uguagliare il miracolo della mia rinascita e lo sbocciare della serenità, del coraggio, della pace nel mio cuore e della FEDE. Il miracolo più grande che ho ricevuto è dunque la scoperta della Fede; ho riscoperto la preghiera, una preghiera consapevole, una preghiera dell’anima e ho avuto la forza per combattere tanti miei difettacci e per reggere la solitudine affettiva che purtroppo mi ha accompagnato per tanti anni, troppi.
Colui che è in grado di condurre con la Parola e con l’Esempio a tali cambiamenti interiori non può che essere, un essere divino e un buon Maestro.
Il vero miracolo, dunque, è la rinascita di cui sono protagonista. Auguro a tutti voi questa grande opportunità, aperta a tutti, credenti e non, e di ogni religione o pensiero; in questo sta la grandezza di Anima Universale.
Micaela Berra
Torino, 4 novembre 2017
‹ Mauro e Luisiana: confermò che con lei c’era anche Swami Roberto Michela Boschi: senza il tuo aiuto sarei caduta in depressione ›