Lori: adesso so che essere la madre di un ragazzo disabile è una grandissima opportunità

Caro Swami,
è da gennaio 2011 che frequento i tuoi Darshan.
Ho cominciato da sola in punta di piedi come mio solito, venivo ogni tanto quando potevo da sola lasciando a casa mio marito e nostro figlio. Tornavo a casa e riportavo solo qualcosa di quello che tu dicevi perché sembrava che quando uscivo non ricordavo più le tue parole. Ad un certo punto mi sono messa a scrivere quello che tu dicevi per riuscire a portare di più a casa a mio marito che lo sentivo attratto da quello che gli dicevo ma un po’ scettico. Un giorno tu dissi di non scrivere quello che dicevi perché era una distrazione per il cuore che non riusciva a percepire bene (è vero è proprio così). Così non presi più appunti ma riportavo a mio marito ogni volta che venivo qualcosa di più sembrava che ogni volta ricordavo meglio. Una domenica d’estate portai mio figlio che è disabile ma mio marito rimase fuori in macchina, ma io non mollai ogni volta che potevo partecipavo ai Tuoi Darshan con serenità perché comunque mio marito non era contrario tutt’altro ma lui non veniva ancora. Aveva paura perché la Tua Chiesa non era quella che Lui, che noi avevamo sempre frequentato fin da bambini, mio marito ha una grande fede forse più di me ma era combattuto e temeva di fare qualcosa che non andava bene anche se ultimamente (da un bel po’ di tempo) non andava neanche più in Chiesa perché non sentiva più quella carica che si deve sentire dopo che hai pregato il Signore. Poi presi appuntamento per la preghiera “la luce oltre la soglia” per una nostra carissima amica e Dio ha voluto che l’incontro fosse per un sabato mattina così venne anche mio marito e nostro figlio. Fatta la bellissima preghiera con Ramia Franco ci disse che il 15 agosto ci sarebbe stato l’ingresso nel nuovo tempio e se avessimo voluto partecipare saremmo stati ben accetti.
Così finalmente veniamo tutti e tre. Mio marito rimase già molto colpito da quanta pace e quanta fede c’era in quel luogo. Tornammo una seconda volta tutti e tre e Tu ti fermi da noi e ci dici che siamo nel Tuo cuore soprattutto io perché ho bisogno di una grande forza. È stato il primo miracolo perché è cambiato qualcosa in me io davvero ho sentito Dio in me più che mai mi sembrava davvero di essere nel centro del cuore di Dio. Poi nonostante questo momento da cui io e anche mio marito tanto abbiamo ricevuto, dopo qualche tempo lui mi disse che non sapeva se sarebbe ancora venuto perché doveva capire cosa Dio volesse da lui: io non insistetti come ho sempre fatto fin dall’inizio ma ho scaricato la soluzione del problema a Dio dicendogli “pensaci Tu”. Ma Dio è grande e usa tutti i mezzi possibili così capita che una sera una coppia di nostri vicini nonché amici alla quale mio marito è molto affezionato chiamano mio marito dicendo che avevano bisogno di un suo consiglio per problemi di salute (perché mio marito fa l’infermiere) e quando torna a casa mi dice che aveva proposto loro di venire domenica da Te che sicuramente li avresti aiutati. Io lo guardo con una faccia un po’ sbigottita e gli chiedo perché li avesse invitati visto che non sapeva se sarebbe ritornato lui stesso: lui mi ha detto “non so mi è sembrato giusto così”. La Domenica successiva prima di Natale vengono i nostri amici e mio marito (io e nostro figlio rimaniamo a casa) arrivato a casa era felice e sereno ma io come sempre non dissi niente. Sapevo che ci avrebbe pensato Dio. Passano le feste Natalizie e non possiamo venire perché nostro figlio deve fare un intervento chirurgico poi qualche giorno prima di domenica 12 gennaio 2014 mio marito mi dice domenica andiamo? io gli dico: “io di sicuro sì” e così veniamo e “combinazione” vuole che arrivano anche i nostri amici di cui parlavo prima e si siedono proprio davanti a noi questa volta siamo tutte e due le famiglie al completo perché loro hanno anche portato la bimbetta di due anni: tu esci e ti dirigi proprio verso di noi in realtà ti infili proprio dove sono seduti i nostri amici e li benedici poi ci vedi e vieni dritto da noi benedici il nostro “angelo” e poi prendi il mio viso tra le tue mani e mi dici “forza” io ti rispondo con un filo di voce “con te ne ho molta di più” e tu mi rispondi “lo so e ti dico che la madre Santissima ti è vicina e ti aiuta da Madre a madre” e te ne sei andato. Io credevo già di avere ricevuto tanto la prima volta che ci hai detto che eravamo nel tuo cuore ma questa volta mi hai proprio letto nel cuore perché ultimamente quando prego io mi rivolgo sempre alla nostra grande Madre e gli chiedo anche solo il 10% della forza che Lei ha avuto nel sopportare la passione di suo figlio.
Confesso che passai la giornata un po’ sulle nuvole tanto ero felice per quello che mi avevi detto. Alla sera a letto ero con gli occhi chiusi e mio marito mi dice: a cosa stai pensando? io gli dico sto pregando e io dico a lui e tu cosa stai pensando e lui mi risponde “mi piace sempre di più venire da Swami”. Come sono felice!
A luglio dello stesso anno capisco perché tu mi avevi detto che dovevo avere forza. A seguito di un controllo che faccio tutti gli anni mi riscontrano il cancro al seno. Anche questa volta grazie a Dio va tutto bene mi opero, faccio la radioterapia, ma supero tutto con grande forza e coraggio che non pensavo di avere.
Noi continuiamo a venire tutte le domeniche e stiamo sempre meglio nonostante le difficoltà della nostra vita ma io sento il richiamo sempre più forte di fare qualcosa di più voglio approfondire e conoscere meglio il pensiero di Anima Universale voglio decidere (anche se in cuor mio avevo già deciso da tempo) così inizio insieme a mia nipote Barbara il percorso della conoscenza con Ramia Riccardo: È un appuntamento mensile molto atteso per noi. Attesa che, tra un incontro e l’altro, viene colmata dai Darshan domenicali.

Oggi DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 ricevo il battesimo quanta emozione nel mio cuore sembra quasi quando mi sono sposata che sapevo che avrei cambiato completamente la mia vita ma mai più pensavo di doverlo fare così alla grande. Dio mi ha dato tante di quelle “opportunità” che solo da qualche tempo definisco in questo modo perché prima le chiamavo difficoltà oppure “croci” ma adesso so che essere la madre di un ragazzo disabile è una grandissima opportunità che mi ha dato Dio perché se non ci fosse stata forse non avrei dedicato tanto tempo a guardarmi dentro, a dare amore incondizionato e non so se sarei mai arrivata ad Anima Universale perché spesso quando le cose vanno bene non si ha troppo tempo per Dio se non per una preghiera alla sera e la messa alla domenica se non c’è altro da fare.
Invece per me adesso tutti i giorni è domenica tutti i momenti sono buoni per lodare, pregare, chiedere e ringraziare Dio.
Anche se la domenica rimane comunque un momento speciale che mi dà l’opportunità di ricaricare la mia batteria che molte volte si scarica, ma non più del tutto perché almeno una tacca rimane sempre ed è la tacca del credere che Dio vive in me ed è sempre al mio fianco.
Grazie Swami per avermi fatto ritrovare e sbocciare quello che avevo già nel cuore ma che avevo un attimo dimenticato di coltivare.
Con affetto e tanta riconoscenza.

Lori
Leinì, 22 novembre 2015

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