Attraverso la mia amica Pinuccia, ho conosciuto Swami Roberto alcuni anni fa il giorno del suo compleanno, poi non sono più andata a Leinì fino all’inizio di quest’anno [2019].
Nel frattempo ho fatto, però, un consulto con un Ramia qualche anno fa.
Vorrei mettervi a conoscenza di quello che mi è capitato recentemente.
Premetto che il 3 gennaio di quest’anno è morto mio marito Ulrico dopo una lunga malattia durata due anni, tumore alla vescica e al polmone.
Quando sono tornata a Leinì, all’incirca nel mese di aprile di quest’anno, il Maestro si è avvicinato a me e mi ha abbracciata a lungo e benedetta in tutto il mio corpo.
Questo abbraccio è stato molto intenso e pieno di amore e calore. Mentre mi abbracciava mi diceva: «Io ti aiuto, io ti aiuto…».
La cosa mi ha emozionata e turbata e rivolgendomi alla mia amica che mi stava accanto le ho chiesto: «Ma non è che ho qualche problema di salute?». Lei mi ha risposto sorridendo di non preoccuparmi perché spesso succedeva che abbracciava delle persone. «È una cosa bellissima essere abbracciati da lui», mi ripeteva sorridendo.
Poi ho pensato che questo suo aiuto era riferito al mio dolore per la perdita di mio marito.
La domenica successiva sono tornata e di nuovo Swami Roberto abbracciandomi nuovamente mi diceva: «Forza, forza…»
La settimana dopo di nuovo Swami Roberto, passando accanto a me, mi ha accarezzata con dolcezza, come per rassicurarmi e poi ha proseguito.
Dopo un po’ di giorni a me viene in mente di prenotare l’esame alla carotide, premetto che stavo benissimo, ma mi è venuta questa idea e così ho fatto.
Sono andata un po’ di giorni al mare e sono rientrata a Torino apposta per fare quell’esame.
Quando ho fatto l’esame la dottoressa mi ha detto che avevo la carotide occlusa al 70% e più.
Mi ha consigliato di fare subito una tac.
Ho iniziato ad informarmi per sapere dove rivolgermi e a chi.
Sono così giunta in ospedale al Mauriziano dove mi han ripetuto ecografia e poi mi hanno fatto la tac.
Dopo poco tempo sono stata operata…
Mi hanno detto che avevo una brutta occlusione… se non me ne fossi accorta avrei avuto un ictus!!!
L’ultimo giorno che ero in ospedale, una notte, mentre dormivo, verso l’una mi sento scuotere e sento una voce che mi dice di alzarmi col piede destro e andare a vedere alla finestra.
Io mi sono alzata, ho guardato fuori e nel corridoio, ma non vedendo nulla sono ritornata a letto. Appena coricata ho visto in alto sul soffitto, come in film, la vita di Swami Roberto, da bambino ad oggi. Alla fine del film c’era Roberto che mi guardava sorridendo e gioioso.
Io l’ho salutato e gli ho detto che ero felice che era venuto a trovarmi…
Poi mi sono riaddormentata tutta felice e contenta.
Questa è la mia esperienza e spero di essere stata chiara nell’esposizione.
Mi auguro che possa essere di aiuto a qualcuno…
Vorrei aggiungere che dopo il consulto con Ramia Roberto e, dopo aver parlato nell’attesa del colloquio con Ramia Carlo, ho avuto la sensazione di aver trovato una famiglia….
Vi ringrazio di tutto
Rita Magli
Email ricevuta il 31 luglio 2019
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