Jacqueline Marion: verso una coscienza nuova della malattia

Verso una coscienza nuova,
testimonianza di una meravigliosa avventura verso l’accettazione della malattia e delle cure.

Questa lettera è indirizzata a tutti e più particolarmente alle persone malate. A tutti coloro che hanno paura della malattia, delle cure, delle terapie, degli ospedali e della morte. La mia testimonianza è un messaggio di speranza e d’incoraggiamento per tutti quelli che disperano e soffrono nel corpo e nello spirito. E a tutti quelli che rifiutano la medicina ufficiale.

Primo incontro con Swami Roberto – La vista del Maestro

Primo incontro con Swami Roberto a Leinì, in Italia, alla veglia del 31 dicembre 2005. Veniamo dalla Francia, mio marito Bruno e mio cognato Alain mi accompagnano. Dopo 20 anni di ricerca spirituale, di lavoro e di trasformazione interiore, il nostro Maestro appare. La vista di questo Essere Divino accanto a noi sconvolgerà le nostre vite, i nostri destini. La sua presenza, la sua aura d’amore resteranno per sempre impresse nella nostra memoria, nei nostri cuori e nelle nostre anime. Questo incontro illumina il nostro essere. Un sentimento di pace e di gioia avvolge tutti e tre. Da questo giorno la Sua presenza impregna la nostra vita. Programmiamo un secondo viaggio all’ashram per marzo 2006 con un consulto speciale con Swami Roberto.

La vita precipita in un buco nero.

Inizio di marzo 2006 - mio marito ed io abbiamo un consulto speciale con Swami Roberto che esprime il suo pensiero attraverso Ramia Rosvaldo. Magda è la traduttrice. Alla fine del consulto confesso a Swami la mia inquietudine riguardo alla mia salute, poiché ho da mesi un nodulo al seno. Egli mi conferma che è grave: « Non è una bella cosa », e mi raccomanda vivamente di consultare i medici e di curarmi con la medicina ufficiale. E’ urgente. Io gli chiedo se morirò giovane, mi risponde « Sì, se non ti curi».
«Curati e io sarò con te. Devi purificare la tua mente, trovare l’equilibrio tra la materia e lo spirito. Percepire il Divino in tutti, in ogni essere vivente, nella medicina ufficiale, nei medici...» Noi ci ricordiamo questa domanda: « Pensate che Dio sia contro la medicina?» Mi dice anche che il mio problema di salute viene dal passato, che non è legato alle mie paure della malattia. Tutto viene detto in pochi minuti. Tutto quello che sapevo dentro di me, ma che non volevo ascoltare. Mi sento presa in trappola. Precipito in un buco nero. Il mio smarrimento è profondissimo: perché io, che conduco una vita sana ed equilibrata e sono felice della mia vita di coppia, familiare e professionale (insegnante di Yoga) ? Trovo che sia ingiusto, è un colpo per il mio ego.

Il Darshan

Inizio del darshan : prego, imploro interiormente Swami di guarirmi, mi aspetto da Lui un miracolo. Magda mi ha fatta sedere accanto a sé per tradurmi il discorso del Maestro. Mio marito è di fianco a me. Poi Swami Roberto appare e si dirige rapidamente verso di noi. Swami benedice mio marito e viene a mettersi davanti a me. Il Suo sguardo penetrante pervade tutto il mio essere. Con un gesto della mano, l’indice sollevato, mi dice: « Non essere una ribelle, fai ciò che ti ho detto ieri durante il consulto, sarò con te ». Mi prende il viso tra le mani, poi mi chiede di mettere le mie mani nelle sue. Io piango, tremo. Sento la sua Grazia infinita che mi acquieta e mi consola. Questo contatto divino sarà determinante per me. Lo stesso giorno anche mio cognato Alain riceve la benedizione di Swami. Questi doni divini sono per noi un tesoro inestimabile. Abbiamo l’impressione di essere in uno spazio-tempo differente. L’aura d’amore di Swami ci immerge in uno stato di pace e di felicità indescrivibile. Il mio corpo reagisce fortemente a questa energia divina sconosciuta. Tremo molto e il mio cuore accelera. Swami prende su di sé le mie angosce e le mie paure e mi dona in cambio coraggio, gioia e pace. Riparto per la Francia serena e pronta a fare i passi necessari per iniziare le cure. In me avviene un cambiamento di coscienza radicale. Accetto il mio stato con estrema lucidità e sono pronta ad assumermi le mie responsabilità per agire con coraggio e volontà.

La paura dell’ospedale e la fede in Dio

Perché ho aspettato dei mesi senza far niente? La prima ragione è che non volevo guardare in faccia le cose poiché avevo paura di affrontare l’ambiente ospedaliero. Prima di incontrare Swami Roberto mi era impossibile agire. Ero contraria alle tecniche di cura del cancro e poco d’accordo con la medicina classica. Mi sento ancora dire che se un giorno dovessi avere un cancro non farei mai la chemioterapia. Tante persone attorno a me, curate con queste terapie, sono morte di cancro: mio padre, delle mie amiche e molte altre. La seconda ragione è che sono una donna di fede: dall’infanzia Dio fa parte della mia vita e credo nella Sua Potenza e nel Suo Amore. Prima del mio incontro con Swami pregavo Dio di guarirmi dal nodulo al seno. Invocavo anche i Maestri spirituali che conoscevo da tempo. Mi affidavo con fiducia nelle loro mani, in attesa di un miracolo che avevamo già visto realizzarsi per un’amica condannata dalla medicina e salvata per l’Intervento Divino. Il tempo passa, il mio stato peggiora, sono in una situazione critica, piena di dubbi, di angosce e di stress. La mia vita è sospesa, ho l’impressione di vivere a metà e a volte penso alla morte. Nonostante questo, continuo ad avere fiducia in Dio e mi sento collegata con lo Spirito Divino. Il mio destino mi condurrà vicino a Swami e tutto cambierà.

Di ritorno in Francia

Appena tornati in Francia prendo appuntamento con il mio medico e tutto si mette in moto: diagnosi, esami… Swami mi ha infuso la forza di volontà che mi permette di farmi curare. Sono pronta ad affrontare tutto ciò che verrà con coraggio, volontà e lucidità. La diagnosi rivela un cancro al seno molto avanzato. Inizieranno delle terapie pesanti . Mi annunciano un’asportazione del seno dopo una chemioterapia per fare regredire il tumore, poi dei raggi. Incontro dei medici, un oncologo e un chirurgo notevoli, calorosi, comprensivi, pieni di bontà e che non mi giudicano. Un dono del cielo. Grazie, mio Dio! L’oncologa che mi segue è una donna eccezionale e inizia con lei un rapporto privilegiato. Parliamo di Dio, lei prega per me e per tutti i suoi malati. Ne sono molto colpita ed è come un balsamo per il mio cuore.

Le cure e le terapie

Io affido a Dio, a Swami ogni esame, ogni appuntamento medico, ogni cura. Mi sento forte e coraggiosa, la mia forza di volontà diventa più grande. Sono piena d’amore divino e questo si sente, si vede, trabocca da me. Questa energia in me mi sostiene e tocca anche i medici, il personale ospedaliero, i malati che mi sono accanto e anche tutti i miei cari. Inizio la chemioterapia che durerà cinque mesi con un morale d’acciaio, con piena fiducia. Durante le sedute la foto di Swami mi accompagna, prego Dio e recito dei mantra… e tutto va per il meglio perché, come Swami mi ha detto, lui mi protegge dagli effetti indesiderabili delle terapie. Infatti, a parte la perdita dei capelli, i trattamenti non mi spossano molto. E’ una grande grazia di Swami. Sono felice fra gli altri malati che conforto e tranquillizzo con parole dolci. Parlo loro della mia fede e dell’aiuto di Dio. Dimentico me stessa e penso a quelli che soffrono ancora più di me. Le sedute di chemioterapia sono molto efficaci, la cancerologa e il chirurgo sono sorpresi del risultato. Dicono che è straordinario. Il tumore è diminuito enormemente e il chirurgo potrà salvarmi il seno: è un’ottima notizia per me. Mi operano, asportano il tumore e i linfonodi. I dolori postoperatori sono molto forti, ma io resto ottimista e paziente. Dopo la cicatrizzazione inizio i raggi per un periodo di due mesi. Durante le sedute mi avvolgo nell’Amore di Swami. Come mi ha ancora detto, mi protegge dalle ustioni dovute ai raggi. La radioterapeuta lo constaterà.

Il Fazzoletto Divino

La Provvidenza Divina mi invia un dono inatteso: Pasqua 2006 – incontro nella cappella di Leinì una signora francese che irradia amore. Si chiama Josette: Da questo incontro nasce un rapporto autentico, meraviglioso e pieno d’amore. In seguito faremo la conoscenza di suo marito Michel e scopriremo che lei è la mamma di Dominique. Questo avvenimento è stato molto importante per me e per tutta la mia famiglia. In poco tempo si è creato fra noi un legame molto forte. La loro presenza è un sole nella nostra vita e, in questo periodo particolare per me, il loro sostegno e il loro amore mi riempiono il cuore di gioia e felicità. Ringrazio Swami per questo bell’ incontro. Estate 2006 – si verifica un avvenimento molto importante per Josette e per me: Tre anni prima, durante il darshan, Swami aveva donato a Josette un fazzoletto dopo averlo tenuto a lungo e benedetto. Josette ricevette questa grazia del tutto consapevole del suo valore e si mise questo dono divino sul cuore per preservarlo da qualsiasi contatto estraneo. Ella lo conservò poi preziosamente in un cofanetto senza sapere che cosa dovesse farne. In seguito Dominique chiese a Swami il significato di quel dono. Swami l’aveva dato a Josette per alleviare le sofferenze e guarire. Passarono anni durante i quali Josette desiderava intensamente offrire i benefici di quel fazzoletto sacro. Ma, nonostante tutte le persone che incontrava e che avrebbero avuto bisogno di quella benedizione, non arrivava mai a utilizzarla. Resterà in attesa per tre anni fino a quel giorno d’estate in cui, alcuni mesi dopo il nostro incontro, ebbe una “rivelazione”: Josette realizzò con una intensa certezza e un senso di liberazione che quel fazzoletto era destinato a me. Fu a Leinì che condividemmo questo dono d’Amore con immensa felicità e grande emozione. Momento potente e indimenticabile. Swami è con noi, noi avvertiamo la sua presenza. Josette impone il fazzoletto sul mio seno, invoca il nostro Maestro e lo supplica di guarirmi affinché io possa continuare a vivere. Avvolti nel suo Amore incondizionato, piangiamo e ridiamo. Questo avvenimento soprannaturale farà intensificare in me la mia forza di guarigione e di vita. E’ meraviglioso. Ringrazio Josette per la sua presenza così forte al mio fianco e per tutto l’amore che mi dona con tanta semplicità.

Rivelazione

Io non vivo questa malattia, il cancro, come una prova terribile. Per me si tratta di un’esperienza eccezionale e che mi arricchisce. So che posso morirne, so anche che posso guarirne. Sono pronta a morire, sono pronta a continuare a vivere. Vivo nell’accettazione del mio karma, non conosco il mio destino. L’accettazione del mio stato, nell’Amore Divino, mi permette di vivere felice e serena pur essendo malata. La presenza di Swami ha rivelato e risvegliato in me la potenza dell’Amore Divino. In me scorrono l’energia di guarigione, la forza di volontà e la vita. La manifestazione dell’Amore di Dio attraverso Swami Roberto ha cancellato i miei dubbi, le mie angosce e le mie paure e tutto diventa possibile per me. Mi viene in mente Swami che mi dice: ”Nessuno, vedendoti così radiosa, pensa che tu sia malata… Però sai che normalmente oggi non dovresti essere qui a parlarmi, non dimenticarlo… Resta positiva… Continua così e fai tutto ciò che i medici ti dicono.” Lui mi sostiene ad ogni consulto, ad ogni darshan con un sorriso, un gesto, una benedizione… E per me questo è immenso. Infatti tutto diviene possibile, tutto quello che mi sembrava insormontabile è diventato realizzabile dopo l’incontro con Swami Roberto. Faccio l’esperienza dell’abbandono totale e la mia fiducia in Dio compie miracoli.

Ringraziamenti

Ringrazio dal profondo del cuore i miei figli, la mia famiglia e tutti i miei cari per la loro testimonianza d’amore e per la loro presenza così preziosa e amorevole al mio fianco. Rivolgo tutta la mia riconoscenza a Anima Universale, a tutta la mia famiglia ramirica e a tutti i Ramia per le loro preghiere, il loro sostegno e le loro delicate attenzioni per me. Tengo a ringraziare anche Magda, Barbara e Stefania per la loro amicizia e gentilezza. Non dimentico tutto il personale sanitario che si è preso cura di me con tanta attenzione, dolcezza e simpatia. E’ stato per me di grande conforto essere sostenuta così bene. Ringrazio di tutto cuore il mio medico curante che conosce tutta la mia storia e che ha saputo rispettare le mie scelte e sostenermi nel corso dei mesi. La ringrazio per avermi ascoltato. Non posso terminare questa testimonianza senza dire grazie a mio marito Bruno che amo: ci amiamo da oltre vent’anni. Lo ringrazio per la sua costante presenza al mio fianco nell’amore, nella compassione e nella devozione. Lo ringrazio per il suo amore infinito e per il suo carattere così amabile e gioioso. Grazie, mio Dio, per la sua luce al mio fianco. Alleluia.

Una mentalità nuova

Giugno 2007 - grazie a Dio sono ancora viva. Ringrazio la Divina Provvidenza. Non so se sono guarita completamente, ma sto bene. Le terapie sono quasi finite. La mia incarnazione continua. La meta più alta per me sarà di manifestare l’Amore Divino, di conquistare la Saggezza e l’Equilibrio per gli anni a venire, qualunque cosa accada.

Grazie a tutti e Viva la VITA

Jacqueline Marion
Romans – Drôme – Francia, 25-6-2007

‹ Irma Rebesco Bellon: Swami mi ha salvato la vita! Katia Guiddoum: gli specialisti non capiscono come ciò sia possibile ›

Swami Roberto

Multimedia