Premetto che ero un po’ perplessa se scrivere questa mia testimonianza accaduta ormai più di un anno fa, poi mi sono confrontata con mio marito e mi sono decisa.
Erano settimane che rimandavo la visita dall’estetista per un’unghia incarnita all’alluce del piede destro: mancanza di tempo e forse paura. Finalmente fissai l’appuntamento ma l’estetista non poté fare nulla, poiché l’unghia era troppo malandata e mi consigliò di recarmi dal podologo.
Mi recai dal podologo un venerdì pomeriggio ma, visto lo stato in cui versava l’unghia, non poté fare nulla se non consigliarmi un intervento chirurgico per risolvere il problema.
Io, che sono paurosa, passai il sabato tremando alla sola idea di andare in ospedale.
Per fortuna l’indomani, domenica, mi sarei recata alla funzione domenicale di Anima Universale alla presenza di Swami Roberto per assaporare un po’ di serenità.
Come ogni domenica noi fedeli eravamo in trepidante attesa di vederlo quando, ad un tratto, Lui comparve. Passò accanto a me ed, inavvertitamente (?), mi schiacciò il piede malato.
Il dolore fu così forte che emisi un grido, soffocando a malapena, sono sincera, un’imprecazione contro il Maestro. Ma quando i miei occhi incrociarono quelli di Swami Roberto e vidi tutto l’Amore che Lui riversa in ogni essere vivente, chiesi perdono. Lui mi rispose «Non ti preoccupare, vai in pace».
Già nel pomeriggio di domenica sentivo meno dolore e guardando l’unghia mi sembrava meno incarnita tanto che decisi di ritornare dalla podologa. E qui avvenne qualcosa di straordinario, tanto che anche la podologa non credette ai propri occhi. Grazie al “pestone” di Swami Roberto l’unghia era divenuta, inspiegabilmente, più malleabile e fu curata senza bisogno di alcun intervento chirurgico.
Grazie Swami Roberto!
Rosina Vendramin
Ricevuta via email il 14 luglio 2020
‹ Rosa B.: il medico mi disse che non poteva continuare a mettere olio in un recipiente bucato Sandra Menthonnex: è un fatto eccezionale ricevere due trapianti cardiaci in una sola vita ›