Sono Ivan e dal 25 aprile 1992 sono paralizzato dalle spalle in giù in seguito a un incidente stradale

Sono Ivan e dal 25 aprile 1992 sono paralizzato dalle spalle in giù in seguito ad un incidente stradale.
Durante la mia vita, Aiuti Divini ne ho avuti molti, sia riguardanti la mia patologia sia per la presenza, al mio fianco, di persone che mi hanno accudito in passato e di altre, che mi aiutano attualmente con sincero amore.
Ho sempre pregato DIO e MIRYAM, affinché mi proteggessero e mi aiutassero nelle difficoltà del mio cammino e così è stato. Nel novembre del 2013 ho incontrato SWAMI ROBERTO, grazie a Terry, moglie di mio cugino Carlo ed entrambi Cristiani Ramirici, che parlando di Lui e della Chiesa ANIMA UNIVERSALE, mi ha accompagnato ad un consulto, che volevo avere con Ramia Mario.
Da quel momento in poi, la mia vita è cambiata, ovviamente migliorata, mi sono sentito compreso e quindi non più solo, ho trovato un posto dove alle mie domande, veniva risposto in maniera sensata, segno per me chiaro che quello che mi veniva detto, era la semplice e inconfutabile VERITÀ.
Dopo un percorso di un anno, mi sono battezzato in ANIMA UNIVERSALE
Le mie preghiere, sono sempre rivolte a DIO, a MIRYAM e a SWAMI ROBERTO e, ovviamente, Loro mi accompagnano in ogni momento della mia vita e del mio cammino spirituale.
Ora vi racconto uno dei momenti, in cui, penso sia comprensibile a tutti, l’AIUTO DIVINO che ho ricevuto.
Premetto che la mia carrozzina elettronica mi permette, tramite una ginocchiera e una cinghia pettorale, di assumere la posizione eretta.
Purtroppo il 31 luglio del 2017, la badante, che in quel periodo si occupava della mia gestione, ha agganciato in maniera scorretta la cinghia pettorale, con la conseguenza che, dopo mezz’ora che ero in posizione verticale, vicino al computer, sono caduto o meglio il mio busto si è piegato in avanti, fino a che la mia testa ha sbattuto sul pavimento, mentre le gambe sono rimaste bloccate dalla ginocchiera.
L’incidente ha provocato la rottura ossea di entrambe le gambe con conseguenze gravi per la mia situazione e gestione.
Già in questo momento, ho avuto un grande AIUTO DIVINO da parte di SWAMI ROBERTO. Il danno è stato “solo” a livello osseo nelle gambe, mentre muscoli e tendini non hanno avuto problemi, anche perché sono stato graziato per il fatto che, la mia assistenza personale, si trovava nella stanza accanto e quando l’ho chiamata è corsa immediatamente per riappoggiarmi sulla carrozzina. Basta pensare che 10 minuti dopo, sarebbe scesa al piano inferiore e se l’incidente fosse accaduto in quel momento, sarei rimasto con il busto a penzoloni e le gambe incastrate nella ginocchiera, con la conseguenza di aver tranciato gli arti inferiori. Inoltre davanti a me c’era uno spazio libero, altrimenti avrei sbattuto il naso e la bocca sul tavolo con conseguenze disastrose anche per il mio collo, già operato nell’incidente iniziale.
All’ospedale mi hanno bloccato le gambe, in posizione distesa, con dei tutori che ho dovuto portare per quasi quattro mesi e non ho potuto assumere la posizione eretta, con la mia carrozzina, per quasi sei mesi.
Purtroppo questo periodo di postura forzata, ha causato una piaga da decubito all’ischio sinistro, che, purtroppo, nel gennaio del 2018, mi ha costretto di modificare il mio stile di vita, rimanendo a letto per quasi tutta la giornata, per provare con varie cure mediche a guarire. I pareri dei dottori erano contrastanti, c’era chi diceva che bisognava assolutamente operarla, altrimenti non sarebbe guarita, e altro che sostenevano che rimanendo a letto e medicandola, si sarebbero visti risultati positivi. Sono andato al consulto da Ramia Mario. Ho prenotato l’intervento nell’unità spinale dell’Ospedale di Negrar, dove i tempi di attesa erano più corti, nonostante il primo posto disponibile fosse in ottobre.
Pregavo sempre che il problema si risolvesse nel miglior modo possibile e mentre aspettavo ottobre, rimanevo a letto il più possibile, in modo che le medicazioni, prescritte dai medici, ed eseguite, dall’infermiere dell’A.D.I. quando poteva e due volte al giorno dalla mia amica Terry, potessero agire nel migliore dei modi.
La piaga veniva mantenuta sana, l’infermiere dell’A.D.I. sostenevano che stava migliorando, invece noi eravamo preoccupati, poiché la sua profondità aveva raggiunto l’osso, con conseguenze molto pericolose di infezione e per arrivare ad ottobre, mancavano ancora tre mesi.
Il 5 luglio arriva una telefonata inaspettata dal reparto in cui dovevo essere operato, mi riferiscono che si è liberato un posto e mi chiedono se accetto, visto il poco preavviso, di essere ricoverato la settimana successiva.
Ovviamente ho risposto di sì e quando ho chiuso il telefono, io e Terry ci siamo guardati ed abbiamo esclamato: “Il Maestro è sempre vicino e ci aiuta in ogni istante”. Abbiamo cominciato a piangere di gioia, finalmente stavamo per porre la parola fine a tutti i problemi e sacrifici, che aveva causato l’incidente dell’anno precedente. Inoltre l’anticipo sulla data dell’intervento di quasi tre mesi, fugava i nostri timori sull’aggravamento della situazione. GRAZIE SWAMI!
Durante il DARSHAN, nella Chiesa di Anima Universale di Poggiana, ho pregato il Maestro affinché mi aiuti a superare questa nuova prova e SWAMI si è avvicinato a me e mi ha detto: “TI SONO SEMPRE VICINO, VAI TRANQUILLO”
All’udire queste importanti parole, ho pensato che non c’era più nulla da preoccuparsi.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE SWAMI!
Al momento del mio ricovero, il mio compagno di stanza, mi ha detto che era arrabbiatissimo, poiché l’intervento non era riuscito e che l’aveva operato il sostituto del chirurgo, dato che era in ferie. Con questi presupposti, sarebbe stato umano preoccuparsi, ma nella mia mente erano sempre presenti le parole che il Maestro mi aveva detto durante il DARSHAN. Sono stato operato il 25 luglio, il chirurgo è ritornato dalle ferie pochi giorni prima. Nella settimana dopo l’intervento, è partito nuovamente per le ferie. Che ne dite, vi sembra naturale oppure c’è qualcosa di più?
Prima dell’intervento, pregando, ho chiesto a SWAMI di guidare le mani del chirurgo affinché tutto fosse andato perfettamente. Effettivamente la ferita risultò sempre in ottime condizioni al punto tale che, non era neanche necessario medicarla, perfino i dottori e gli infermieri erano piacevolmente stupiti, poiché era raro che tutto andasse per il meglio, anche perché il chirurgo aveva dichiarato che la piaga era molto profonda, era stato necessario pulirla e che aveva eseguito una biopsia vicino all’osso per vedere se era stato infettato. Infatti è stato individuato il battere “Enterobacter aerogenes” e nelle due settimane successive all’intervento, ho dovuto prendere l’antibiotico, dando credito alle nostre preoccupazioni.
Prima del ricovero, ero preoccupato della posizione da mantenere nelle tre settimane successive all’intervento, dato che mi avevano detto che dovevo rimanere sempre a letto e che la ferita non doveva toccare il materasso per evitare il decubito. Spesso viene utilizzata la posizione prona, cioè a pancia in giù, ma per me è molto difficile mantenerla, sia per problemi di scarsa respirazione sia perché il mio collo non si gira normalmente a causa dell’incidente in auto.
Ho chiesto aiuto, nelle mie preghiere, a SWAMI affinché mi aiutasse a portare avanti la situazione nel miglior modo possibile.
La risposta è stata che, sono rimasto tre settimane sempre posizionato sul fianco destro, la pelle non si è mai arrossata, io sono riuscito a sopportare senza grossi problemi e non ho mai avuto difficoltà a respirare, tenendo presente che, di solito, dopo due giorni che rimango a letto, non riesco a respirare, poiché l’addome si gonfia e devo al più presto tornare sulla carrozzina.
Un GRANDISSIMO AIUTO da parte di coloro che non mi abbandonano mai e, nonostante i miei difetti e i miei errori, sono sempre pronti ad aiutarmi e soccorrermi.
Grazie SWAMI ROBERTO, Grazie ADONAI e Grazie MIRYAM

Ivan Dalla Valle

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