Mi ricordo che ero molto piccolo quando le innumerevoli domande, che ora percepisco come spirituali, mi inondavano il cervello, in quel momento, da buon cattolico (come tutti in Italia) i miei riferimenti erano, prima le maestre a scuola e poi i sacerdoti. Ricordo di aver bloccato la classe per ore alla ricerca di risposte (al tempo impossibili) e di aver lasciato sacerdoti cattolici senza risposte sensate per me.
Ora credo che quelle risposte fossero già in me, anche se io non avevo i mezzi per comprenderle. Il risultato di questa ricerca fu che dopo la cresima (guai a non farla...) decisi che ciò che mi si imponeva come credo non corrispondeva completamente a ciò che mi aspettavo, il motivo era la mancanza di coerenza e di verità. I messaggi erano troppo umani per essere divini e qualcosa in me non riusciva ad accettare di essere preso per stupido e credulone spaventato dalle possibili punizioni divine.
Non potevo certo stare senza un DIO! incominciai quindi a chiedere a tutti quelli che in qualche modo avevano un contatto diretto con altre religioni e credo di essere stato tra i pochi che per capire, fermavano per strada i testimoni di Geova....
Ma nulla di nulla non riuscivo veramente a trovare le risposte giuste…
Trovai però una grande soluzione, iniziai intanto a credere che Dio è uno solo, al quale le varie religioni hanno dato nomi e sembianze a loro più congeniali. Questo mi ha portato a capire che i fondamenti di tutte le religioni si basano su un concetto comune ma diverso semplicemente per cultura e zona geografica. Ma visto che avevo bisogno di un tempio nel quale pregare libero dalle contaminazioni spudoratamente umane, ho messo Dio dentro di me (infatti! sono pigro, mi ero rotto di galoppare avanti e indietro per cercare quello che è sempre stato dentro di me. ORA LO SO!).
Ho vissuto così per anni e devo dire che unendo a questo, il mio impopolare senso di giustizia e un po’ di coerenza (poca....) sono riuscito a non perdermi in ulteriori ricerche. Che presuntuoso..... sì! ero veramente presuntuoso! ma questo lo so solo adesso.
Io sono un ingegnere del suono, (quello che vi permette di ascoltare un CD o un concerto, quello che mette insieme tutti i suoni che sentite uscire da radio, tv, CD, DVD, ecc....) ed iniziai ad insegnare il mio lavoro ad altri organizzando dei corsi nel mio studio di registrazione. Un giorno, mi arrivò la telefonata di un ragazzo che viveva in una comunità religiosa, mi disse che avevano uno studio nel loro centro di Leinì e mi chiese di aiutarlo a migliorare la qualità delle loro produzioni, dandogli delle lezioni.
Certo che sì!
Lui è Ramia Paolo, colui che scrive e realizza tutte le musiche per la comunità e non solo, infatti vanta collaborazioni con diversi artisti di fama nazionale sia come musicista che come compositore.
Con lui c’era anche Ramia Riccardo, insieme a Paolo (sì per me erano e sono, Paolo e Riccardo) gestisce le tecnologie del audio/video ed è anche l’indispensabile regista durante il Darshan. ("regista del Darshan": colui che dirige tutti gli interventi cantati e musicali ed informa me su quando aprire e chiudere i vari microfoni.)
Ho passato con loro diversi giorni interi senza che nessuno mi parlasse o mi chiedesse di spiritualità, ho finito il corso senza sapere nulla della comunità e del loro credo. La spiritualità si respirava ovunque e mi godevo questa sensazione in tutta libertà.
Non ricordo quando, ma in quei giorni ho conosciuto anche Swami Roberto che è passato a regalarmi il suo grande sorriso, peccato che in quel momento io fossi troppo preso dai miei insegnamenti, per accorgermi del grosso regalo che avevo ricevuto, ora, mi vien quasi da pensare che fosse venuto a dare il benvenuto al mio spirito, il quale (sotto forma di coscienza), non mi ha mai permesso di dimenticare la mia leggerezza di quel giorno.
Finito il corso chiesi a paolo informazioni sul loro credo e lui, con la precisione di chi sa ma con l’umiltà di chi non vuole assolutamente contrastare le spiritualità altrui mi diede spiegazioni che per caratteristica si avvicinavano fortemente a quello che io pensavo fosse solo una mia convinzione...... Finalmente non ero più il solo a pensare che Dio fosse uno e che fosse ovunque e quindi anche dentro di noi! Iniziai a tirare fuori tutte quelle domande che non avevano ancora ricevuto risposte plausibili e anche le altre per confronto, ma la sua chiarezza e precisione nel rispondermi non mi lasciava possibilità di replica, anzi confermava sempre di più la mia sensazione positiva nel poter considerare soddisfatte assolutamente tutte quelle domande. Ovviamente non è successo tutto in poche ore ma in giornate passate a collaborare in studio e dedicando ogni momento di pausa per colmare questo desiderio di sapere sempre di più.... non mi bastava mai! ad ogni domanda la sua risposta chiara e concreta nulla era basato sul mistero della fede e nulla da credere e basta. In quel periodo ero talmente soddisfatto delle mie chiacchierate con Paolo da non sentire la necessità di andare al darshan (non ci ero mai andato) e quindi di ascoltare gli insegnamenti di Swami...... e già, io sapevo tutto! questa si che era un’illusione! io conoscevo l’A B C, avevo buone sensazioni, ma le sue parole durante il Darshan mi hanno veramente insegnato tanto.
Oggi
Grazie ad Anima Universale io credo senza alcun dubbio che:
Dio è al disopra delle religioni
è uno
è ovunque
è in me, ma anche in te, ed è in te anche se non lo sai e per questo mi fai del male
Dio non è ne buono ne cattivo (non gli posso dare limiti umani!)
voglio essere utile al prossimo perché è come me(chiunque esso sia)
voglio assolutamente ascoltare la mia coscienza che è Dio
voglio essere coerente con tutto quello che ho appena detto
ATTENZIONE! non ho mai detto che ci riesco sempre, anche perché sembra tutto semplice e facile, ma ho scoperto che se voglio essere coerente, ascoltare la coscienza e pensare al prossimo come il contenitore di Dio, tutto diventa molto complicato e difficile da comprendere e superare, ma so chiaramente, perché l’ho provato sulla mia pelle, che non sono solo, anzi nessuno è solo! siamo noi che in certi momenti rifiutiamo gli aiuti lasciandoci incatenare dall’orgoglio e dall’IO.
non mi sono mai più sentito solo.
Ogni parola di Swami Roberto, anche se ripetuta a distanza di tempo mi permette di capire una cosa nuova in più, non mi ha mai limitato in nulla e mi fa capire che io posso essere protagonista attivo della mia vita, vita che dipende in gran parte dalla mia presa di coscienza e dalla mia volontà, il resto è un Karma da superare. Bisogna unire la ragione ai suoi insegnamenti che non ho mai preso per veri senza capirli.
Spero di essere stato utile a chi come me cerca una strada per essere un uomo migliore. Sì perché ora so che non è facile ma si può e ci voglio provare.
Fabrizio Argiolas
Torino, 19-3-2007
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