La Dottoressa ci ha detto: «Non sono più necessari controlli»

Mio figlio Lorenzo frequentava l’ultimo anno della scuola materna quando ebbe la prima manifestazione di epilessia, un problema latente probabilmente risvegliato da una febbre molto alta.
Eppure era nato sano, senza alcuna patologia ed era sempre stato bene fino a quel momento.
Quando è successo io e mio marito ci siamo spaventati tantissimo: il corpo si muoveva a scatti, la testa era girata da un lato, lo sguardo fisso e non rispondeva ad alcuna domanda. Dopo la corsa in ospedale, in pronto soccorso è stato ricoverato. Poi, in seguito a una risonanza magnetica e altri esami al cervello abbiamo avuto il verdetto dell’epilettologa: focolaio all’emisfero destro con attività cerebrale anomala. Che paura, sentire quella parola “focolaio”!
Ma era solo il primo episodio e quindi nessuna prescrizione di medicine, solo esami e controlli periodici. Nessuna spiegazione da parte della dottoressa, solo che “succede”, purtroppo non ci sono ancora risposte dalla medicina. Avevo bisogno di un aiuto o non sarei più riuscita a dormire tranquilla, soprattutto se fosse accaduto di nuovo. Frequento da tanto tempo la Chiesa Anima Universale e mi sono rivolta a Swami per capire cosa fosse successo e avere la forza di affrontare questa nuova situazione con la consapevolezza di non essere soli ma di avere il conforto della preghiera.
C’è stato un secondo episodio e anche un terzo ma sempre senza conseguenze gravi: l’aiuto c’era e tutto si risolveva per il meglio. Per i dottori era però giunto il momento di assumere delle medicine perché il ripetersi di queste scosse elettriche al cervello, nonostante non avessero miracolosamente provocato danni, doveva essere evitato. Non mi piaceva l’idea di somministrare a Lorenzo, così piccolo, un farmaco che agisse sul cervello, perché mi faceva paura.
Al di là di ciò, mi dava forza il fatto che ad un secondo consulto a Leini mi fosse stato detto che un aiuto dal Signore ci sarebbe stato.
Più che un aiuto! Sono passati alcuni anni e sebbene dai controlli risultasse sempre quel focolaio, l’epilessia non si è più manifestata, al punto che la dottoressa, in pieno periodo Covid, decise di sospendere il farmaco e lasciare Lorenzo senza medicinali. Non vi dico la mia preoccupazione! Prima non volevo dargli la medicina e adesso non volevo toglierla! Ma avevo fiducia in Swami e nei Ramia che sentivo vicino a me, con l’aiuto di Dio e della Madonna sapevo di poter sconfiggere le mie paure e tenere a bada la malattia di Lorenzo.
E’ trascorso altro tempo e ogni anno Lorenzo si sottoponeva al polisonnogramma per controllare l’attività cerebrale notturna. Il responso, anno dopo anno era lo stesso: c’erano attività cerebrali anomale con le quali Lorenzo (che ora ha 15 anni) avrebbe potuto convivere per tutta la vita, ci hanno detto, ma la cosa importante è che non si manifestavano. Io e mio marito eravamo già felici così, ma quest’anno, dopo l’ennesimo controllo, la dottoressa ci ha ricevuti per leggerci l’ultimo tracciato del polisonnogramma. Lì seduta di fronte a noi, mentre lo esaminava, ci ha detto: «Non risultano più anomalie epilettiformi e non sono più necessari controlli». Io e mio marito ci siamo guardati, senza parole, siamo riusciti a stento a mantenere l’emozione che ci esplodeva dentro e dire soltanto: che bella notizia che ci sta dando dottoressa!
Cosa posso aggiungere? Dire che c’è stato un aiuto è dire poco e mi riecheggiano nella testa e nel cuore le parole di Ramia Mario, quando a un consulto mi disse: «Ci penserà Swami a Lorenzo».

Lettera firmata
1 giugno 2024

‹ Katia Guiddoum: gli specialisti non capiscono come ciò sia possibile La pelle tornò normale nel giro di una ventina di giorni ›

Swami Roberto

Multimedia