Daniela Marcato: il medico dice « non ho mai visto un caso così grave avere questi risultati»

Nel luglio 2014, durante una visita di controllo al seno con l’ecografia, il senologo vede delle microcalcificazioni sospette, pertanto mi consiglia urgentemente di fare una mammografia e ago aspirato per approfondire il sospetto. Il giorno dopo mi reco all’ospedale e faccio mammografia e agoaspirato. Nel prelevamento al seno, il medico, guardando il liquido prelevato, mi avvisa subito che la “ciste” al seno è da togliere, ma con l’esame istologico si capirà meglio.
Dopo una settimana vengo chiamata da questo medico, che deve parlarmi. Quando mi reco all’ospedale mi spiega che l’esame istologico ha dato esito di carcinoma mammario infiltrante duttale avanzato al seno di 2 cm e uno da 8 mm e cellule carcinomatose ai linfonodi ascellari di cui uno di 1 cm.
In poche parole ho un carcinoma maligno molto avanzato. La cura sarà lunga e dura. Chiamo la mamma per spiegare tutta la situazione, lei cerca di rassicurarmi e avvisa subito i Ramia per chiedere l’aiuto di Swami.
Il 13 agosto faccio la visita oncologica, il 19 agosto inizio la chemioterapia, 4 cicli, una ogni 21 giorni per bruciare cellule tumorali che potevano essere impazzite. Poi altre 12 settimanali per ridurre i carcinomi.
La prima chemio mi siedo e mi infilano l’ago per iniettarmi la “bomba atomica”, così definita dall’oncologa. Io pregavo Swami Roberto, lo invocavo di donarmi luce, amore e aiuto. Questo mantra l’ho ripetuto per tutte le 16 chemio, dall’inizio alla fine. Affronto tutto con tutti gli effetti collaterali della chemio “bomba atomica”.
Al termine dei 4 cicli, il 22 ottobre 2014 eseguo un’ecografia di controllo, e il medico che mi aveva fatto la prima ecografia mi comunica che il nodulo si è ridotto bene. Mi dice di tenere duro e di essere fiduciosa.
Inizio la chemio settimanale dopo la quarta. Su consiglio della senologa mi segnano il carcinoma con un tatuaggio interno e una clips, per localizzare il carcinoma quando verrò operata. Questo mi provoca un ematoma interno, l’oncologa visitandomi se ne accorge e mi dice di fare un’ecografia per sicurezza.

Il 13 dicembre 2014 il medico dell’ospedale che mi ha seguito sin dall’inizio mi fa l’ecografia, guarda il monitor e guarda me con stupore. Mi guarda e mi dice: «Daniela, non so se credi in Dio, ma posso dirti che sei una miracolata. Il carcinoma da 8 mm è sparito, e quello di 2 cm si è ridotto a 8 mm. I linfonodi ascellari sono spariti… Io non so chi hai in cielo, ma io non ho mai visto un caso così grave avere questi risultati. Se credi ai miracoli, tu sei uno di questi».
La gioia era grande. Chiamo mia mamma, che avvisasse subito i Ramia. La senologa, dopo aver saputo di questo, mi visita e guarda l’ecografia e mi dice: «Daniela, io non ho mai visto il regredire di un carcinoma del tuo tipo in così poco tempo. Penso proprio che sia un miracolo».
Il 28 gennaio 2015 termino la chemio.
Nel frattempo inizio a rifrequentare la Chiesa Anima Universale a Poggiana. Nel Darshan, quando ramia Giancarlo è passato, mi ha abbracciato e ha sussurrato: «Forza! Non sei sola. Swami Roberto ti è sempre vicino. Non avere paura». E così è stato, e lo è ogni giorno.

A marzo 2015 sono stata operata. In sala operatoria sono entrata serena, sopra la testa non avevo la lampada, ma Swami che mi sorrideva e mi diceva: «Stai tranquilla». Una sensazione inspiegabile di gioia e tranquillità. Nelle visite successive l’oncologa mi ha spiegato che ero molto grave e bastavano solo 15 giorni in più e sarei stata spacciata. A settembre ho fatto la radioterapia.
Voglio ringraziare Swami Roberto per tutto l’aiuto che mi ha donato e mi dona ogni giorno per andare avanti e la forza per prendermi cura di mia figlia. Ogni giorno mi ripeto: «Dai, Daniela! Forza! L’amore di Swami non ti abbandonerà mai».

Daniela Marcato
Padova, 25 gennaio 2016

‹ Chantal: il chirurgo insistette dicendomi che era impossibile che io non avessi male Danielle e Michel: Swami dà solo uno sguardo di sfuggita a Michel ›

Swami Roberto

Multimedia