Il triangolo con l’occhio è un simbolo cristiano per rappresentare l’Onnipresenza di Dio e la Santissima Trinità. Si può vedere raffigurato in molte chiese rinascimentali.
Il pentagono è un simbolo biblico veterotestamentario e qui rappresenta l’aspirazione alla pace e alla fratellanza fra tutte le genti di buona volontà.
L’albero simboleggia l’essere umano, il quale attraverso le esperienze terrene ha la possibilità di elevarsi per divenire sempre più perfetto spiritualmente e riscoprire così la propria origine divina: «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Matteo 5:48).
Come l’albero, anche l’uomo deve dare i suoi frutti cosciente che si staccheranno da sé, quindi neppure le opere più alte di carità, le più sante, devono fargli perdere la virtù di sorella umiltà. E così come l’albero trasforma in frutti gli elementi della Vita (Fuoco, Terra, Aria, Acqua), anche l’essere umano nella propria coscienza ed evoluzione è libero di trasformare se stesso per riscoprire la parte migliore di sé. In altri termini ciascuno è responsabile di come usa il Dono divino della Vita.
Le due fasce colorate in alto simboleggiano le dimensioni che l’essere umano attraversa dopo l’abbandono del corpo fisico.
La banda interna, del colore della terra, rappresenta lo stato dell’essere che è ancora legato al materialismo. È la dimensione del ciclo delle incarnazioni e della legge del karma. Ogni essere umano è unico e irripetibile nella propria individualità spirituale, il sé, ed esiste da sempre nella Mente di Dio. Lo spirito di ciascuno, che è appunto unico ed irripetibile, ad ogni successiva incarnazione ritorna quindi a sperimentare la dimensione terrena “rivestendosi” di un nuovo corpo, allo stesso modo di come si indossa un abito nuovo al posto di uno ormai logoro. Poiché ogni rinascita comporta necessariamente un’espansione della consapevolezza spirituale grazie alle esperienze terrene, la reincarnazione non può mai essere involutiva.
La banda superiore di colore oro rappresenta l’Anima Universale, ovvero la Madre di Gesù, la Porta del Cielo che aiuta quanti hanno esaurito il proprio ciclo delle rinascite a risorgere per ascendere alla “dimensione” dell’Eternità di Dio Padre.