Approfondimenti

La fratellanza cristiana non ha barriere

YeshuaSecondo il pensiero spirituale della Chiesa Anima Universale, l’ecumenismo inteso quale movimento di unione fra le sole Chiese cristiane è un concetto limitativo (sebbene possa apparire già un traguardo utopico). Anima Universale crede invece nell’ecumenismo quale coesistenza e collaborazione pacifica fra tutte le religioni che abbiano un fondamento etico; una simile coesistenza consentirà a tutti di essere sostenuti nei loro diritti ed aspirazioni. Il presupposto fondamentale non sarà quindi l’unità teologica, ma lo spirito di fratellanza universale e solidarietà teso al bene dell’umanità.


(Nelle foto, il Fondatore e i monaci ramia di Anima Universale con esponenti di altre religioni).

«Avere rispetto per tutte le religioni significa credere nella fratellanza.
Il Divino Amore è il comun denominatore che unisce in Sé tutti gli esseri viventi.»
— Swami Roberto

Swami Roberto con Mons. Fogliazza Swami Roberto con Don Pierino Gelmini

Anima Universale...

  • Crede in Dio, Padre e Madre di tutte le genti, Eterno, Onnipotente ed Onnipresente.
  • Crede che Gesù Cristo è vero uomo e vero Dio: la Via, la Verità e la Vita.
  • Crede nello Spirito Santo.
  • Crede che Amore, Carità e Fratellanza sono fondamenti spirituali universali, patrimonio dell’umanità intera al di là di ogni credo.

Mini-sintesi di alcuni valori fondanti del pensiero spirituale di Anima Universale:

  • La Vita è un’espressione di Dio, una manifestazione del Suo Essere, della Sua Misericordia.
  • La Vita è sacra ed è il bene più prezioso per l’essere umano in questa dimensione poiché è il mezzo con il quale può evolversi spiritualmente, espandendo attraverso le esperienze la propria consapevolezza.
  • La Vita deve essere sempre rispettata ed amata in tutte le sue forme: dal mondo minerale, a quello vegetale e animale e in particolare gli esseri umani.
  • Ogni persona esiste nella Mente di Dio sin dal principio senza inizio ed è, pertanto, un essere spirituale unico e irripetibile che deve riscoprire la propria origine ed essenza divina oltre il velo dell’illusione, riconquistando così la coscienza totale del proprio Sé interiore.
  • La coscienza è il frutto della consapevolezza spirituale raggiunta da ogni persona nel proprio percorso evolutivo. Quando si accoglie il Cristo nella propria vita la coscienza si orienta, cambia, evolve.
  • Ciascun individuo è spiritualmente responsabile delle sue scelte ed azioni unicamente davanti a Dio ed alla propria coscienza. Non possono esistere regole spirituali uguali per tutte le coscienze in quanto ognuna è peculiare. Questo concetto non ha nulla a che vedere con i giusti e doverosi regolamenti sociali e civili delle aggregazioni umane, che sono comunque il prodotto in evoluzione di un insieme di coscienze. Qui si vogliono unicamente evidenziare due aspetti importanti. Da un lato la necessità per ogni essere di scegliere autonomamente e consapevolmente il proprio percorso spirituale affinché sia “vero”; dall’altro il fatto che, dal punto di vista spirituale, ciascuno è responsabile in coscienza di ciò che ha interiormente compreso e non di quanto altri stabiliscono a priori.
  • Il peccato è una mancanza nei confronti del proprio livello di coscienza.
    Nessuno, quindi, può spiritualmente giudicare, assolvere o condannare la coscienza spirituale di un altro in quanto solo l’interessato nel suo intimo e Dio la conoscono.
  • Per aiutare sempre meglio gli altri bisogna prima aiutare se stessi nell’essere migliori, scoprendo, conoscendo, accettando i propri limiti per poterli gradualmente superare cercando la coerenza con la propria coscienza.
  • «Ama il prossimo tuo come te stesso» è un insegnamento universale importantissimo, che riassume ogni percorso di elevazione spirituale. Per attuarlo occorre parallelamente seguirne un altro: «Conosci te stesso!».

L’essere umano non vive una realtà statica ma, grazie alle esperienze ed al confronto con gli altri, può far crescere la propria coscienza e consapevolezza in un processo di evoluzione interiore. Fede, ragione, opinioni personali, cultura e tradizione sono gli elementi che caratterizzano le differenti interpretazioni esistenti circa la sfera dello spirito. Anima Universale crede che la fede, da qualunque ambito provenga, per essere concreta e per dare frutti deve cercare un confronto obiettivo con la ragione e con la realtà circostante. Occorre quindi saper andare oltre le differenze religiose e culturali per poter cogliere gli elementi comuni e utili all’evoluzione di tutti gli esseri. La capacità di aiutarsi, di imparare ad amare il prossimo, di confrontarsi, di costruire un futuro migliore sono facoltà insite in ogni uomo e donna indipendentemente dal credo che professa. Nel quotidiano si osserva però una società tristemente preda della diffidenza e dell’intolleranza. Dall’ignoranza spirituale spesso nascono il fanatismo, il settarismo o la totale indifferenza verso Dio. La comprensione, l’apertura mentale, quindi la crescita spirituale necessaria per costruire la Pace, nascono invece dall’educazione al rispetto, dalla voglia di mettersi in discussione e dalla volontà di fare del bene anche ai fratelli di altre religioni. Anima Universale crede che il mondo potrà essere migliore quando il rispetto e la fratellanza prenderanno il posto della fragile tolleranza e quando le religioni supereranno la cultura settaria che spesso le contrappone l’una all’altra, in palese contraddizione con il credo proclamato da tutti: «Dio è Uno. Dio è il Padre dell’umanità».

«Nel firmamento non ci sono barriere e Dio è ancora al di sopra della volta celeste, perché Lui è il Tutto, l’Unità… Colui che È.
Dio non è iscritto a questo o quel partito religioso… Dio È.»
— Swami Roberto (Ascoltando il Maestro Vol. 1, 2003)

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