Leini, 25 dicembre 2013
Ci uniamo alla gioia di ramia Massimo e ramia Carlo che festeggiano rispettivamente 20 anni e 18 anni di sacerdozio nella Chiesa Anima Universale. Gloria a Dio e alla potente Teotòkos!
Ramia Massimo – 20 anni di sacerdozio nella Chiesa Anima Universale
È con gioia che in questa notte di Natale ricordo la svolta miracolosa, perché per me di questo si tratta, che mi ha portato venti anni fa a consacrare la mia vita a Dio e diventare sacerdote della Chiesa Anima Universale.
La mia vita ed il lavoro erano eccellenti e pieni di prospettive. Perché cambiare impostazione?
Oltretutto «Chi si accontenta gode» dice un proverbio; ma… se venti anni fa mi fossi accontentato di quella realtà, avrei impedito il miracolo interiore che mi ha portato ad essere qui oggi al servizio di molte persone bisognose di aiuto.
Conoscevo Swami Roberto già da anni, prima di questa mia scelta di vita, e lo ammiravo moltissimo anche per come aveva aiutato me e la mia famiglia.
Ma mai mi ero soffermato ad “ascoltarlo” con attenzione.
Da sempre nutrivo forte scetticismo verso la religione e la spiritualità in genere.
Come se non bastasse, per mentalità e professione, ero particolarmente testone e puntiglioso; per me non solo 1+1=2 ma deve essere anche specificato che l’operazione non è, ad esempio, in base binaria perché altrimenti è sbagliata, farebbe 1+1=10. Pensate un po’ che pistino!
Rimasi qualche anno senza più incontrare Swami, poi un bel giorno, senza un vero perché, decisi di partecipare ai suoi incontri qui a Leinì; all’inizio del primo di questi incontri, seduto sulle sedie tra le altre persone, sentii un forte, piacevole, sconosciuto brivido lungo tutta la schiena per molti minuti e quando Swami Roberto cominciò a parlare lo ascoltai per davvero, questa volta, e con attenzione.
La Conoscenza Spirituale che esponeva, ogni volta mi apriva degli orizzonti nuovi sino a scardinare tutte le mie porte chiuse dallo scetticismo. Poco per volta mi avvicinai a Dio sino a quando il mio Amore per Lui prese il sopravvento e cominciò il mio cammino verso il sacerdozio. E fu inversione di rotta della mia vita a 180° !
Il dono spirituale che ho ricevuto da Swami Roberto è una pietra miliare della mia vita e gliene sono eternamente grato, non dimenticando inoltre di ringraziarlo anche per tutto il bene che in questi venti anni, con i miei occhi, ho visto donare a migliaia di persone che con fede hanno chiesto il suo aiuto. Amen.
Ramia Massimo Marcinnò
Ramia Carlo – 18 anni di sacerdozio nella Chiesa Anima Universale
Il mio giardino
Qualche tempo fa conobbi una persona che come me era interessata al giardinaggio: lo incontrai visitando con mio padre l’orto botanico di Casteltesino in provincia di Trento, non lontano dal luogo di soggiorno estivo dei miei genitori.
Dopo una visita accurata scoprendo insieme nuove specie arboree locali di cui io non conoscevo l’esistenza, quest’uomo con un certo senso di malcelato rammarico, mi professò il suo amore per le piante “non autoctone” e il poco interesse, addirittura il fastidio per le piante locali.
Ricordo di aver risposto con desolazione che se avessi dovuto anch’io sottomettermi a quel genere di scelta, sarei stato costretto a eliminare dal mio giardino molte varietà di piccole e grandi piante: sarebbero rimasti pochi alberi qua e là e si sarebbero creati grandissimi e squallidi vuoti…
Riflettendo con calma, arrivai a immaginare la povertà in cui sarebbe sprofondato il mio piccolo mondo con il suo comunque grande habitat, con tutte quelle specie che popolano i nostri boschi, i nostri prati e anche ormai solo in parte i nostri giardini.
Non potevo assolutamente evitare di guardarmi intorno, chiudendo gli occhi a priori per lasciarmi attrarre esclusivamente dal fascino dell’esotico, da quel vasto e diversificato panorama internazionale come ad esempio l’oriente, che a qualità e quantità regala a moltissimi appassionati grandi soddisfazioni.
Ma qual è in verità l’elemento che accomuna le persone che abitano questo mondo variopinto e ricco di differenze, di culture e di vita?
Ritengo che non si possa essere veri giardinieri senza curiosità.
Risposte articolate, intelligenti sono la premessa di grandi successi.
Il perché è penso alla base di tutto.
Quante domande si pone in un giardino il vero giardiniere?
Il giardino più felice è quello a cui si arriva per la via più semplice e razionale: con la fatica e il lavoro, sicuramente, ma senza per forza andare troppo lontano…
Allargando questa breve esperienza di vita ai tanti interrogativi che la vita stessa ci pone, considero importante ampliare i nostri orizzonti, sempre attenti ad accogliere la novità come una scoperta, una conquista, pronti al cambiamento, a rimettersi in gioco, in discussione per non rischiare di rimanere fermi, inchiodati dalle nostre stesse idee, radicate da preconcetti e falsi moralismi: come giusto o sbagliato, buono o cattivo, lontano o vicino, ecc…
Io posso dire certissimamente di essere molto fortunato perché quel giardino l’ho trovato, no anzi ci sono inciampato sopra, ed è “un grande parco” con un grande “giardiniere”, un angolo di paradiso.
“Questo parco” si chiama Anima Universale, “il giardiniere” Roberto.
Ramia Carlo Bertacche