Di ramia Massimo Corato
(tratto dal suo blog Diario di un monaco)
Poiché, come si sa, non c’è due senza tre… dopo i miei «pensieri a caldo» ed il «riverbero francescano», oggi concludo questo mio trittico di articoli scaturiti dall’Enciclica papale, osservando dalla “finestra” del mio diario la pagina di storia religiosa che è stata scritta lunedì quando Papa Francesco, nel Tempio valdese di Torino, ha detto:
«Da parte della Chiesa Cattolica vi chiedo perdono. Vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!»