Swami Roberto ad Assisi: L’Oriente incontra l’Occidente

Assisi, Palazzo del Comune – 11 settembre 2009

A distanza di sette anni, Swami Roberto è stato nuovamente invitato dalla Dott.ssa Gabriella Lavorgna (Presidente della Fondazione “Il Mandir della Pace”), dall’attore Enzo Decaro e dall’Amministrazione Comunale di Assisi al convegno L’Oriente incontra l’Occidente per la commemorazione dell’11 settembre 2001.

Swami Roberto ha ricevuto il Premio “Sentiero Francescano della Pace, Anno 2009” dal Sig. Sindaco di Valfabbrica Ottavio Anastasi, che lo ha nominato Ambasciatore di Pace, “con gratitudine per l’impegno profuso per una consapevolezza di pace e dialogo nello spirito di Francesco d’Assisi”.

La Dott.ssa Paola Zanoni (giornalista Sky), ha presentato il convegno con grande comunicatività e simpatia.

Barbara Bouchet, Swami Roberto, Gabriella Lavorgna e Paola ZanoniL’Assessore Franco Brunozzi con Swami Roberto

L’Assessore Franco Brunozzi ha fatto gli onori di casa, portando il saluto dell’Amministrazione Comunale e del Sig. Sindaco di Assisi, Ing. Claudio Ricci “alle autorità civili e religiose e a tutti i presenti”. Ha poi ringraziato la Dott.ssa Lavorgna, perché “da dodici anni con il suo staff rende possibile una manifestazione così importante per Assisi. Per noi – ha continuato il Sig. Assessore – è un’edizione quest’anno ancora più significativa delle altre, perché coincide con gli ottocento anni della fondazione dell’Ordine francescano”. Infine ha ringraziato i numerosi artisti presenti, tra i quali ricordiamo Barbara Bouchet, Sydne Rome, Adriana Russo, Franca Sebastiani, Tony Santagata, James Raphael.

Sydne Rome con Swami RobertoIl Conte Federico di Wardal, Swami Roberto e Franca Sebastiani

Quindi ha preso la parola il Sig. Sindaco di Valfabbrica Ottavio Anastasi. Valfabbrica è un antico borgo medievale che si trova lungo il famoso sentiero francescano Assisi/Valfabbrica/Gubbio. Il Sig. Sindaco nel suo toccante intervento ha sottolineato che “questa iniziativa è importante perché lancia un ponte tra le culture. È bello vedere qui riunite le varie figure, dal massimo esponente dei frati francescani, ai rappresentanti delle altre culture… Noi come mondo occidentale dobbiamo essere amici di tutti, per lanciare un messaggio di pace che sia un messaggio di pace universale nello spirito di S. Francesco”.

Gabriella Lavorgna, gli Assessori Bonvicini e Brunozzi, il Sindaco AnastasiLa Dott.ssa Carla Bonvicini, Assessore alla Cultura del Comune di San Leo, ha ribadito l’importanza dell’evento in relazione alla costruzione di una cultura della pace e alla ricerca della sicurezza basata sulla diplomazia e non più sulla guerra.

La Dott.ssa Gabriella Lavorgna ha ripercorso la storia del convegno che vuole contribuire all’unione dei popoli tra Oriente e Occidente. La carissima Gabriella ha dato molto rilievo alla presenza in Assisi di “un Maestro di grande spiritualità: Swami Roberto”, ricordando anche la sua partecipazione nel 2002 alla celebrazione del primo anniversario dell’attentato dell’11 settembre.

La tavola rotonda sul tema “Dal massacro delle Twin Towers alla ricerca di una sicurezza condivisa” è stata moderata dal dott. Raffaele Luise (vaticanista RAI), che dopo una profonda riflessione introduttiva ha magistralmente presentato gli interventi illuminanti e costruttivi dei numerosi e illustri relatori, tra i quali ricordiamo Padre Ernesto Piacentini (teologo francescano).

Raffaele Luise e il teologo P. Ernesto PiacentiniMaddalena Santoro

La tavola rotonda è stata coronata dai messaggi di pace portati da P. Anthony Elenjimittam (Discepolo del Mahatma Gandhi e grande amico di Swami Roberto), dalla Dott.ssa Maddalena Santoro (Presidente dell’Associazione Don Andrea Santoro, che prosegue l’opera di dialogo inter-religioso iniziata dal fratello sacerdote, barbaramente assassinato nella sua chiesa in Turchia da un fanatico religioso il 5 febbraio 2006) e dal nostro amato Swami Roberto.

Swami Roberto e Raffaele LuiseCon Gabriella Lavorgna

«Fare qualcosa di concreto per gli altri è il seme per ottenere la pace interiore e per distribuirla al prossimo.
La pace però, ricordiamocelo, ha sempre un prezzo. Il prezzo che noi siamo chiamati a pagare è quello di essere fedeli alla verità, quindi alla nostra coscienza di persone sensibili verso il prossimo. Il Signore Yeshua disse: “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto”.
Da questa fedeltà, che nasce dal prendere un impegno di coerenza, prima di tutto con sé stessi, otterremo sicuramente la pace per il bene nostro e dell’umanità.
Io credo, io spero, io confido in tutti i cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, induisti… insomma in tutti i credenti di ogni piccola o grande, nuova o antica religione, affinché uniti nel Divino Amore si possa insieme togliere spazio a ogni forma di violenza, di odio e di rancore, che fomentano le divisioni e le guerre.
Io spero nella teologia della fratellanza e del perdono: l’unica teologia che può mettere fine all’intolleranza e ai conflitti. Solo il perdono e la fratellanza possono permettere agli uomini di culture diverse, di coesistere in pace ovunque si trovino… siamo diversi, ma siamo fratelli, figli dell’Unico Dio, che, al di là dei differenti nomi con il quale viene invocato, è Padre e Madre di tutte le genti.
La pace deve essere voluta, costruita e difesa attraverso le piccole azioni. Il segreto è la semplicità, quella che il grande Francesco ha pienamente incarnato e testimoniato, proprio in questa terra benedetta d’Assisi.»
— Swami Roberto